N° 96
RELAZIONI PERICOLOSE
1.
Qualcuno ha immesso
nel flusso sanguigno di Tony Stark delle nanomacchine dallo scopo sconosciuto.
Per neutralizzarle è stato necessario che Scott Lang, il supereroe chiamato Ant
Man, con l’assistenza della figlia adolescente Cassie, aspirante supereroina
col nome poco originale di Ant Girl entrasse nel corpo di Tony a dimensioni
microbiche. Queste sono le buone notizie. Le cattive sono che le nanomacchine
in questione si sono assemblate a formare un robot umanoide che ha attaccato la
navicella a bordo della quale si trovano i due minuscoli eroi.[1]
Il robot, che dalla prospettiva dei
due appare gigantesco, ha lanciato una scarica di energia che si infrange
contro un campo di forza ma fa comunque ballare la navicella e gli occupanti.
-Tutto bene, Cassie?-
chiede, premuroso, Scott.
-Sono solo un po’
ammaccata, papà.- gli risponde la figlia -La nave ha retto bene.-
-Come dicono sempre
in Star Trek: non so se gli scudi reggeranno ad un altro colpo simile.-
-Che facciamo
allora?-
-La sola cosa
possibile: contrattacchiamo. Vorrei che tu non fossi venuta. Se dovesse
accaderti qualcosa tua madre mi ucciderebbe e non le darei torto.-
-Ma ormai sono qui e
mamma non ha bisogno di sapere tutto.-
Scott abbozza un sorriso.
-Forse no.- ammette
-E comunque ormai non c’è scelta. Allacciati la cintura di sicurezza perché si
parte. Andromaca. Attiva l’hyperdrive.-
<<Hyperdrive
attivato.>> replica l’intelligenza artificiale che governa
la navicella.
Il veicolo ha un’improvvisa
accelerazione.
Jim Rhodes prepara le valige e
riflette sugli avvenimenti che l’hanno portato a questo. Quando lui e Rae
Lacoste si erano ritrovati dopo diverso tempo avevano ripreso le fila di una
relazione interrotta bruscamente per motivi che nemmeno ricordavano più. Il
matrimonio era sembrato ad entrambi un passo logico ed inevitabile[2]
poi lui aveva rovinato tutto finendo a letto col suo primo amore adolescenziale
Glenda Sandoval. I motivi e le circostanze in cui era avvenuta la cosa non
avevano poi molta importanza. Rae era stata categorica: lui doveva lasciare il
loro appartamento senza perdere tempo.
Prende in mano le valige e fa per
uscire. Rae è sulla soglia. Per qualche istante nessuno parla, poi lui dice:
-Devo ancora prendere
un po’ di cose.-
-Farò in modo di
fartele avere, non preoccuparti.- replica Rae e tende la mano destra.
Rhodey capisce l’antifona e prende
due mazzi di chiavi e glieli consegna.
-Sono tutte, puoi
contarle.-
-Non occorre, mi fido
almeno in questo. Dove andrai a stare adesso? Dalla tua amica dottoressa? Sono
sicura che ti accoglierebbe a braccia aperte… e non solo quelle.-
Decisamente Rae aveva voglia di
girare il coltello nella piaga.
-Non essere volgare,
Rae, non ti si addice.- replica Jim -Come mi hai detto tu stamattina, ci sono
un paio di appartamenti vuoti che usiamo per gli ospiti, andrò in uno di
quelli. Non mi avrai intorno nemmeno in ufficio almeno per un po’. Sto per fare
un viaggio.-
-A Santa Providencia
scommetto.-
Rhodey annuisce poi con voce cupa
aggiunge:
-Non mi piace
lasciare conti in sospeso.-
Il luogo sono le Alpi Svizzere e
precisamente una costruzione in muratura in cima ad una montagna, forse un ex
monastero, raggiungibile solo per via aerea o scalando.
L’ex pugile afroamericano Eddie
March, nelle vesti metalliche di Iron Man, ha seguito fin qui, protetto da un
dispositivo di invisibilità, i rapitori della Contessa Stephanie De La Spiroza,
vecchia fiamma di Tony Stark e proprietaria di una fabbrica di meccanismi di
precisione oggetto di un takeover molto ostile.
Improvvisamente il luogo si è
rivelato munito di difese decisamente sofisticate, capaci di rilevare la
presenza di Iron Man nonostante il dispositivo stealth e colpirlo con un
missile terra aria.
L’esplosione non ha intaccato
l’armatura ma ha sbilanciato Eddie. Per sua fortuna lui non è esattamente un
novellino e recupera rapidamente l’assetto di volo.
Altri due missili si dirigono verso
di lui che li colpisce con una scarica di repulsori facendoli esplodere in aria
senza danni, poi punta a tutta velocità verso la struttura di sotto. Il
soffitto cede contro l’azione combinata dell’uniraggio pettorale e dei
repulsori ed Iron Man atterra nel bel mezzo di un ampio salone.
<<Tesoro, sono a casa.>> dice
in tono caustico.
<<Benvenuto
nella mia umile dimora, Iron Man.>>
La voce arriva da un altoparlante
nascosto chissà dove ed è alterata elettronicamente, impossibile riconoscerla anche
se l’avesse già sentita altrove.
<<Disse il ragno alla mosca.>> replica
Eddie <<Ma io
sono molto più combattivo di una mosca ed anche molto più difficile da
digerire.>>
<<Non ne
dubito, per questo le ho preparato un’accoglienza degna di un ospite del suo
calibro.>>
<<Basta con le schermaglie. Mi porti dalla Contessa De La Spiroza
o distruggerò questo posto mattone per mattone.>>
<<Niente di più
facile.>>
Una botola si apre sotto i piedi di
Eddie, colto di sorpresa, precipita.
2.
Santa Providencia è una piccola nazione composta da un gruppo di isole
parte ad ovest e parte ad est del canale di Panama, una posizione particolare
che nel tempo le aveva concesso alcuni vantaggi. Era stata battezzata così nel
1620, quando due vascelli da trasporto spagnoli approdarono sulle coste
dell’isola più grande a seguito di una tempesta. Le sue calde caverne naturali
di origine vulcanica avevano non solo fatto da rifugio per i naufraghi, ma si
erano rivelate preziose per le loro fonti di acqua. Inoltre, il suolo
dell’isola era estremamente fertile, adatto per impiantarvi coltivazioni di
ogni tipo e vedere crescere le piante quasi senza dovere lavorare. Nel corso
del tempo, a causa della sua posizione e delle sue ricchezze minerarie, Santa
Providencia aveva cambiato diversi padroni, fino a quando, nel 1947, guadagnò
la sua piena indipendenza come repubblica presidenziale. Il matrimonio con la
democrazia fu di breve durata. Durante i fermenti rivoluzionari castristi a
Cuba, nel 1957 il regime democratico di Santa Providencia cadde in favore di un
fascista, Eujenio Del Toro. Poi Castro vinse la rivoluzione, e gli Stati Uniti
ebbero altre priorità, fra cui, la Crisi dei Missili. Alla fine, Santa
Providencia perse importanza nel quadro strategico globale. Nel 1970, dopo una
lunga agonia economica causata dall’imprevidenza di Eujenio, suo figlio
Armando, rovesciò il padre. Arrivato al potere intuì ben presto le potenzialità
di un sistema economico basato sul gioco d’azzardo e la segretezza fiscale. In
appena un anno, l’economia della nazione, e conseguentemente il suo regime,
rifiorirono come non mai.
Ancora oggi, dopo quasi sessant’anni, Il flusso
turistico per l’arcipelago continua favorito non solo dalle bellezze naturali,
ma soprattutto dalla qualità del suo intrattenimento perché oggi come oggi a
Santa Providencia la sola regola è che non ci sono regole.
Formalmente il Presidente è ancora Armando Del Toro,
rieletto costantemente ogni cinque anni in elezioni farsa con percentuali
bulgare, ma da un po’ di tempo a questa parte il vero potere è nelle mani di un
uomo che non occupa nessuna carica pubblica e non è nemmeno nativo di Santa
Providencia. Il suo nome è Graydon Creed, americano, biondo, fisico atletico,
quarant’anni circa, ex candidato alla Presidenza degli Stati Uniti,
ufficialmente morto, assassinato da ignoti, ma, per citare Mark Twain, la
notizia della sua morte è stata grandemente esagerata. Creed è figlio di due
mutanti, il ferino Victor Creed alias Sabretooth e Raven Darkholme ovvero la
mutaforma chiamata Mystica, ma è apparentemente senza poteri. Questo, però, non
ha influito sulle sue ambizioni. Da quando si è insediato a Santa Providencia
non ne ha fatto solo la base del gruppo di mercenari con superpoteri noto come
Marauders, ma ha reso la piccola nazione un porto sicuro per chiunque abbia
commesso un crimine e volendo sfuggire alle autorità sia in grado di pagarsi il
salatissimo soggiorno.
In questo momento Creed è nel suo studio nell’Hotel
Sol del Mar che ha reso suo quartier generale ed è a colloquio con un uomo afroamericano
di corporatura atletica, capelli e viso rasati
-Le sue credenziali sono… interessanti Mr. Jacobs.- dice infine -Ufficiale
delle Forze Speciali dei Marines, mercenario in Africa e Asia, trafficante
d’armi, sospettato di essere War Machine e ricercato come terrorista
internazionale dopo che il suddetto War Machine ha attaccato la flotta cinese
qualche giorno fa.[3] Sono
impressionato.-
L’altro fa un sogghigno e
replica.
-Cerco di tenermi impegnato.-
-Bene, ora parliamo del suo soggiorno qui. Come sa, è molto costoso.-
-Non ci sono problemi. Ho da parte i fondi sufficienti per pagare la somma
richiesta e sono depositati proprio nelle banche di Santa Providencia, conti
cifrati ovviamente. Mi ci vuole un attimo per effettuare il trasferimento.-
Una rapida digitazione su
un cellulare poi Parnell Jacobs annuncia:
-Fatto.-
-Ottimo. - commenta Creed dopo aver verificato -Le auguro una felice
permanenza nella nostra comunità Mr. Jacobs. Se le interessa qualche ingaggio
come mercenario…-
-Non per adesso, grazie. Per un po’ mi voglio solò rilassare e divertirmi.-
-Per questo non le mancheranno le opportunità, mi creda.-
L’ospite esce e Creed
rimane a riflettere per qualche istante poi compone un numero sul suo cellulare
e quando sente rispondere dice:
-Ho bisogno che tu faccia una cosa per me.-
Interrompere la caduta
sarebbe facile, pensa Eddie March, ma, deve ammetterlo, è troppo curioso di
sapere che sorprese gli ha riservato il suo misterioso aggressore.
Alla fine si ritrova in
una specie di cripta. Si sta rimettendo in piedi quando sente una voce
femminile:
-Iron Man! Per fortuna sei qui-
Stephanie De La Spiroza.
Il suo nemico non ha mentito: l’ha davvero mandato da lei.
<<Tutto bene, Contessa?>> le chiede.
-Adesso che tu sei qui, sì. Comunque no: non mi hanno fatto del male.-
<<Non sono un selvaggio e detesto la violenza non necessaria.>>
ancora la voce del suo misterioso nemico.
<<Ma davvero? Quindi come qualifica il
rapimento e l’omicidio?>> ribatte Eddie.
<<Sgradevoli necessità. D’altra parte, la Contessa andava
convinta.>>
<<Sei uno schifoso bastardo.>>
<<Da un Vendicatore mi aspettavo un linguaggio migliore.>>
<<Ora vedrai cosa devi davvero aspettarti
da me.>>
Iron Man usa il suo uniraggio e fonde una parete poi
solleva la Contessa tra le braccia
<<Si tenga forte.>> le dice <<Stiamo per fare un viaggetto.>>
Senza esitare si infila nel varco.
Da un centro comandi un
uomo elegante che dimostra circa quarant’anni, capelli e pizzo castani così chiari da
sembrare quasi biondi ed una ragazza dai capelli biondi che indossa un maglione
dolcevita e pantaloni di velluto con stivaletti stanno osservando la scena su
un monitor.
-Li hai lasciati andare? Non posso crederci,
Greg.- dice la ragazza con evidente sorpresa ed irritazione.
L’uomo
le rivolge un sorrisetto e replica:
-Ma lui tornerà, puoi starne certa Jill. Quelli
come lui lo fanno sempre.-
3.
Cassie
Lang si sente lo stomaco risalirle in gola mentre si aggrappa ai braccioli del
sedile. Il robot gigante, che in realtà è alto solo pochi decimi di micrometro[4] punta
su di loro dei cannoncini e si appresta a sparare:
-Papà, che intendi fare?- chiede la supereroina
adolescente.
-Lo vedrai, piccola.- replica Scott Lang.
Scariche
di energia esplodono intorno a loro ma perlopiù mancano la navicella a causa
della sua velocità. Le poche che sembrano raggiungere il bersaglio in realtà si
infrangono contro un campo di forza.
La
navicella si scontra col robot emettendo un’aura verdastra che si espande a 360
gradi. Il robot semplicemente scompare.
-Che è successo?- chiede, sorpresa, la ragazza.
<<Un impulso
elettromagnetico ad alta intensità ha spezzato lai legami tra i nanorobot e
contemporaneamente li ha disattivati. A quanto pare dipendevano tutti dalla
stessa unità centrale.>> risponde l’intelligenza artificiale della nave.
-Grazie Persefone.- replica Ant Man.
-Allora abbiamo vinto?- chiede ancora
l’aspirante Ant Girl.
-Questa battaglia forse, ma ho la sensazione
che la guerra sia solo all’inizio.-
Nelle
Alpi svizzere la figura volante di Iron Man con in braccio la Contessa De La
Spiroza si trova di fronte un ‘auto volante scoperta con alla guida una donna
attraente dai lunghi capelli castani.
-Serve un passaggio?- chiede in tono allegro.
-Miss McCall!-
esclama Stephanie De La Spiroza -Ma come…?-
-Non è il momento delle domande.- replica
Meredith McCall.
<<Sono d’accordo.>> dice Iron Man depositando la Contessa sul
sedile del passeggero poi si rivolge a Meredith <<Portala al sicuro, io vi raggiungerò non
appena sistemati per bene i rapitori.>>
-Intendi tornare indietro?- chiede Stephanie.
<<Non lascio mai le cose a metà.>>
ribatte l’uomo in armatura e vola via senza aspettare repliche.
Il
bar dell’hotel Sol del Mar a Santa Providencia sembra il classico luogo di
ritrovo di una località turistica tropicale ma se c’è un posto dove davvero le
apparenze ingannano è proprio questo.
L’afroamericano
dalla testa rasata siede ad un tavolo d’angolo e sorseggia un Cuba Libre
guardandosi intorno.
-Bevi da solo, straniero?-
A
parlare è stata una donna alta, slanciata e dai capelli biondi che indossa un
abito bianco con spalline ed un’ampia scollatura.
L’uomo
storce lievemente la bocca poi replica:
-Avresti una proposta migliore?-
-Certo: potrei farti compagnia. Posso sedermi?-
-Accomodati, è un paese libero.-
La
ragazza ride divertita e ribatte:
-Su questo ho i miei dubbi.-
Ferma un cameriere e
gli dice:
-Un altro Cuba Libre per il mio amico ed un
Margarita per me, Pedro, muy pronto.-[5]
-Muy
pronto Señorita Birdy.- replica l’altro.
-Birdy eh?- commenta l’afroamericano mentre la
donna si siede.
-Qui è un nome che va bene quanto un altro. Il
tuo qual è?-
-Parnell.-
-Bene, Parnell. Brindiamo alla tua permanenza.
Immagino che tu stia scappando da qualcosa. Quasi tutti quelli che arrivano qui
scappano da qualcosa o da qualcuno.-
-Compresa tu?-
La
ragazza fa un sorriso ammiccante e replica:
-Facciamo cosi: io ti racconto la mia storia e
tu mi racconti la tua… magari in un posto più tranquillo.-
L’uomo
che ha detto di chiamarsi Parnell Jacobs riflette. La bionda potrebbe essere
stata inviata da Graydon Creed per tenerlo d’occhio. Che deve fare adesso? Gli
conviene stare al gioco e vedere cosa succede.
Da
un altro angolo del locale qualcuno osserva entrambi.
4.
Iron Man sfreccia a
tutta velocità verso il vecchio monastero, ed una volta sopra si ferma per
qualche istante, poi sfreccia verso il basso come un missile rosso e oro.
Dai
guanti escono scariche di raggi repulsori accompagnate da quelle dell’uniraggio
pettorale. Le poche difese rimaste non reggono ed il tetto si frantuma mentre
Eddie rientra nell’edificio.
<<Dove sei, maledetto?>> urla <<Fatti vedere e sistemiamo la cosa da
uomini.>>
<<Ahimè, temo
che un confronto fisico non sia nel mio interesse.>> replica da lontano il
suo avversario <<Tuttavia intendo congedarmi da te in un
modo che oserei definire molto caloroso,>>
Un attimo dopo l’intero edificio esplode.
Poco
lontano da Southampton, nella Contea di Suffolk, Stato di New York, sorge una
tenuta di diversi ettari che da almeno cinque generazioni è la dimora della
famiglia Stark. Quest’oggi la grande villa che ne costituisce l’edificio
principale sta andando a fuoco. Non è stato un incendio accidentale, qualcuno
lo ha appiccato volontariamente ed ha abbandonato, legata ad un termosifone con
indosso solo mutandine e reggiseno,, una giovane donna euroasiatica per farla morire
in modo orribile.
Ling
McPherson sente la morte avvicinarsi. La sua indagine per scoprire che fine
avesse fatto Rumiko Fujikawa sta per finire nel peggiore dei modi, Deve aver
innervosito qualcuno ma la cosa non le è di conforto.
Tra
il crepitare delle fiamme le sembra di sentire un rumore ma forse è solo
un’illusione. Improvvisamente il portone d’ingresso cede e nel vano appare una
figura femminile che nonostante il fumo Ling riconosce immediatamente:
-Beth!-
-Resisti solo un attimo Ling.- le dice Bethany
Cabe.
Senza
altra esitazione spara alla catena delle manette spezzandola poi aiuta la sua
amica ad alzarsi.
-Fuori!- urla.
Beth
e Ling corrono fuori dalla casa e solo allora Beth si concede un sorriso
dicendo:
-Certo che quando ti metti nei guai, sono guai
grossi Ling.-
-Ho imparato da te.- replica l’altra poi chiede
-Come mai sei qui?-
-Ti avevo telefonato ma non rispondevi così ho
seguito la traccia del tuo GPS sino a qui. Appena arrivata ho visto la tua auto
parcheggiata qui di fronte e il fumo levarsi dalla casa. Ho capito subito che
c’era qualcosa di storto. Com’è che sei finita in questo guaio?-
Ling
glielo racconta e Beth giunge alle sue stesse conclusioni:
-Qualcuno ci tiene parecchio a far sparire le
tracce della cara Rumiko e non gli è piaciuto che tu ficcassi il naso nei suoi
affari. Non hai proprio idea di chi sia stato ad aggredirti?-
-Buio completo.-
-Beh, chiunque sia stato imparerà in modo
doloroso che non è salutare pestarci i piedi.-
-Pestarci?-
-Certo. Non mi piace che cerchino di uccidere
le mie amiche. Troveremo il tuo aspirante assassino insieme.
Ling
sorride.
Katherine
Joanna Finch Stark ha 13 anni, un’età ingrata in cui non si è più bambini ma
nemmeno si è già adulti. Nessuno ha voluto dirle qual è il problema che
affligge l’uomo che solo da poco tempo ha scoperto essere suo padre e la cosa
non le piace per niente.
-Non me ne andrò da qui senza sapere cosa sta
succedendo.- dice all’infermiera davanti a lei.
-Temo di non poterlo fare senza
autorizzazione.- replica Linda Carter.
-Sono una Stark, Tony è mio padre e questo
ospedale è nostro, deve fare quel che le dico io.-
-Per la verità, l’ospedale è della Fondazione
Maria Stark.- ribatte Linda sorridendo.
-Mio padre è un famoso avvocato.- interviene un
giovanotto biondo di circa 15 anni -Gli dirò di farvi causa. Gli ospedali
odiano le cause non è vero?-
-Tommy!- esclama una donna dai capelli color
rame alle sue spalle.
Tommy
Byrnes sta per dire qualcosa a sua madre quando una porta si apre e ne esce
Tony Stark.
-Papà!- esclama Kathy -Stai bene!-
-Mai stato meglio.- replica Tony -Grazie anche
ad un piccolo aiuto dei miei amici.-[6]
5.
Valanga, un termine che
la gente di montagna conosce e teme.. l’esplosione del monastero provoca il
distacco di un imponente massa di neve assieme ad un intero costone di roccia.
La massa rotola a valle travolgendo tutto ciò che incontra.
Dalla
loro auto Meredith McCall e Stephanie De La Spiroza la vedono e la nobile
europea esclama:
-Mio Dio. Se Iron Man è lì sotto…-
-Se la caverà.- ribatte Meredith -Un’esplosione
o una valanga non possono certo fargli del male.-
Ma
vorrebbe esserne così sicura come vuol sembrare.
In
una navetta poco più grande di una formica Scott e Cassie Lang stanno tornando alle
rispettive abitazioni.
-Sarà meglio che tua madre non sappia di questa
tua avventura.- dice Ant Man alla figlia.
-Lo credo anch’io.- concorda l’adolescente
-Dovrò tenerle segreta la mia carriera di supereroina.
-Sei proprio decisa? Non credi di essere troppo
giovane?-
-La Torcia Umana aveva pressappoco la mia età
quando ha cominciato e pure l’Uomo Ragno. Perché solo io devo essere troppo giovane?-
Scott
sospira ed alla fine replica:
-Va bene ma sarebbe meglio che ti trovassi un
nome diverso da Ant Girl.-
-Ci penserò su.-
In
una baita nelle Alpi svizzere un uomo dai capelli e barba castani chiari ed una
giovane donna bionda fissano uno schermo che sul lato sinistro mostra la
valanga e su quello destro l’auto volante con a bordo Meredith McCall e
Stephanie De La Spiroza che si allontana.
-Credi che Iron Man sia morto, Greg?- chiede
lei.
-Al contrario, Jill.- risponde l’uomo che la
ragazza ha chiamato Greg -Spero che sia sopravvissuto -
-Perché.- ribatte Jillian Cord. -Non ha senso.-
-Per te, forse. Io non proverei il minimo gusto
in una vittoria simile. Voglio che sia chiaro per tutti chi tra me e Tony è il
vero genio e quando avrò finito, la mia superiorità sarà inequivocabile.-
CONTINUA
NOTE DELL’AUTORE
Anche stavolta non c’è
molto da dire, giusto un paio di note:
1)
Credito
a chi se lo merita: la nazione di Santa Providencia è una creazione di Valerio
Pastore ed è apparsa per la prima volta su Marauders #4.
2)
Graydon
Creed è stato creato da Scott Lobdell & Brandon Peterson su UncannybX-Men
#299 datato aprile 1993.
Nel prossimo episodio:
Che ne è stato di Eddie March? Cosa vuole davvero il misterioso Greg? Che fine
ha fatto Joanna Nivena? Cosa trama Ezekiel Stane, chi è Zhang Tong? Cosa accade
a Santa Providencia? Le risposte e la corsa verso il numero 100 cominciano proprio
lì.
A presto.
Carlo
[1] Dobbiamo proprio dirlo? È accaduto nell’ultimo episodio.
[2] Vedi episodio #50.
[3] Nell’episodio #92.
[4] Il micrometroun equivale a un millesimo di millimetro. Per dare un’idea della scala su cui stanno operando i nostri eroi,, sappiate che un globulo rosso ha un diametro di 6-8 micrometri.
[5] Alla svelta in Spagnolo.
[6] Con tante scuse ai Beatles. -_^